Messa Beat un evento a Monselice

GRANDE EVENTO A MONSELICE
VENERDì 10 GIUGNO 2016 alle ore 21:00 (ingresso libero)
ANTICA PIEVE DI SANTA GIUSTINA IN MONSELICE
con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Monselice e dell’Accademia Monselicense.

La Messa Beat  Cinquant’anni

C’è qualcosa di straordinario nell’evento che presento volentieri, c’è qualcosa di sorprendente, di fascinoso. Straordinario è il fatto che un gruppo musicale – i Dandies sorto nel 1965 – ha vissuto lo stesso percorso che hanno vissuto i protagonisti della innovativa Messa dei Giovani (Messa Beat) composta dal musicista Marcello Giombini proprio 50 anni fa.

Proprio lo scorso anno, che segna anche l’ingresso dei Dandies nella nostra Accademia Monselicense, con lo scoccare del loro 50° hanno tenuto un brillante concerto in Piazza Mazzini a Monselice.

Oggi, nel 50° della prima mondiale della Messa Beat, i Dandies eseguono quella messa che il 27 aprile 1966 a Roma nell’Oratorio secolare dei Filippini alla Vallicella, aveva fatto scalpore per taluni, mentre aveva entusiasmato molti, soprattutto giovani, compreso il sottoscritto. Anche quella esperienza era nata nel 1965 sulla scia della tappa in Italia dei Beatles: un uragano musicale dalle note rivoluzionarie e culturale che fece presa sul mondo giovanile. La Messa Beat nasce in un contesto di rinnovamento, travagliato e complesso, della Chiesa. Appena chiuso il Concilio Ecumenico Vaticano II, con la promulgazione della riforma liturgica che aveva introdotto l’ uso del volgare nel rito della messa. Era in atto una vera e propria rivoluzione sociale ed ecclesiale. La cosiddetta “Primavera della Chiesa”.

Riproporre oggi la Messa Beat per molti è fattore puramente culturale, non assume più i connotati dell’acceso dibattito che dal 1968 in poi nelle nostre parrocchie si è semplificato nel contrapporre l’uso della chitarra e altri strumenti nell’accompagnamento dei canti nelle chiese, al posto dell’organo.

L’ esecuzione odierna dei Dandies ha una valenza storica: un gruppo musicale che ha respirato il soffio dello spirito di rinnovamento quando è nato, ora composto da persone mature, dopo cinquant’anni esegue ancora quella Messa dei Giovani. Un’operazione unica nel suo genere, oserei dire di portata mondiale.

I Dandies sono un gruppo storico del panorama della musica “beat” monselicense, sorto nella sua configurazione originale di quattro elementi. In quella prima fase c’erano Ivo Cuccato alla batteria, Oscar Zurlo alla chitarra solista, Ivo Pasuch (che nel dicembre del 1968 morirà in incidente stradale) alla chitarra ritmica, e Paolo (Pilo) Zoppelli al basso. La tipica configurazione alla “Beatles” che andava allora per la maggiore, due chitarre, un basso e una batteria. Lo stesso nome Dandies voleva in qualche modo echeggiare il nome dei Beatles, il suono aveva qualcosa di somigliante.

L’esordio dei Dandies sarà il 6 gennaio 1966 nel Patronato parrocchiale (allora situato sotto il “duomo nuovo” di Monselice). Successivamente il gruppo si completa con l’inserimento di Pietro Zucchini, alla tastiera e voce. Ben presto vi sono avvicendamenti: Giuliano Bezze sostituire Paolo Zoppelli al basso, che insieme a Oscar sarà anche voce del gruppo; Ivo Pasuch viene sostituito da Fiorenzo (Pappo) Usan, chitarrista da Noventa Vicentina. Dopo un paio d’anni, nonostante un appassionato successo, il gruppo si era sciolto; “risorgerà” nel 2010 e del gruppo dei Dandies originari, ora fanno ancora parte Ivo Cuccato, Oscar Zurlo e Piero Zucchini. A loro, dopo una fase di assestamento in cui si sono avvicendati alcuni altri musicisti, si sono aggiunti oggi Ianos (Cicci) Narcisi, potente chitarra solista, Gianni Pippa, chitarra ritmica ed Emanuele Raffagnato, chitarra basso. Ad essi, si sono aggiunte pure alcune voci di nuova generazione, ed in particolare la particolare cantante solista Lisa Zucchini, figlia di Pietro. “Oggi i nuovi Dandies sono una realtà affermata – come sostiene l’amico Maurizio De Marco attento osservatore – non sono più e non solo un “amarcord”, ma rappresentano un nuovo solido complesso musicale”.

La Messa Beat eseguita tra le mura di questa Antica Pieve di Santa Giustina, luogo eccellente di glorioso passato sacro e liturgico, è evento ancor più fascinoso e sorprendente.

Riccardo Ghidotti – ManifestoPresidente ACCADEMIA MONSELICENSE